MINORI, “GIÙ LE MANI DAI BAMBINI”: GLI PSICOFARMACI NON SONO EFFICACI

Fonte: SuperAbile (INAIL)

Mentre in tutto il mondo si sono celebrati i festeggiamenti della Giornata mondiale dell’Infanzia delle Nazioni Unite, in Italia prosegue il confronto tra le autorità di controllo sanitario – ministero della Salute e Agenzia italiana del farmaco

ROMA – “Mentre in tutto il mondo si celebrano i festeggiamenti della Giornata mondiale dell’Infanzia delle Nazioni Unite, in Italia prosegue il confronto tra le autorita’ di controllo sanitario – ministero della Salute e Agenzia italiana del farmaco (Aifa) – e ‘Giu’ le Mani dai Bambini’, il piu’ rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica in Italia (www.giulemanidaibambini.org). Nel corso di uno scambio di corrispondenza tra l’Agenzia e il comitato, sono emerse le carenze nel monitoraggio sull’efficacia degli psicofarmaci somministrati in Italia”, dichiara Luca Poma, giornalista e portavoce del comitato, aggiungendo: “Gli studi pre-marketing e post-marketing per testare la sicurezza ed efficacia dei farmaci sono carenti, sia per numero di soggetti coinvolti che per la brevita’ della sperimentazione. Nonostante cio’, le autorita’ di controllo sanitario italiane a tutt’oggi non hanno ancora raccolto – in anni di somministrazione di psicofarmaci ai bambini – dati certi sull’efficacia di questi contestati prodotti. Ovvero, quali reali benefici hanno apportato ai minori queste terapie a parte una riduzione artificiale e transitoria dei sintomi? Quante risorse pubbliche sono state utilizzate per cure farmacologiche che non risolvono nulla, ma espongono i minori a rischi, e finiscono per negare ai soggetti interessati dal disturbo alternative terapeutiche non farmacologiche, pregiudicate dall’uso continuativo di questi prodotti? In nessuno degli studi fin qui pubblicati si espongono dati statistici sull’efficacia di questi farmaci. Quanti bambini e adolescenti sono stati a tutti gli effetti ‘curati’ in via definitiva in questi anni? Non ci e’ dato saperlo. Manca qualunque dato che dimostri un concreto miglioramento nelle relazioni interpersonali- fa sapere il giornalista- e nelle capacita’ di apprendimento scolastico, o un aumento nell’autonomia e nell’autostima, obiettivi questi che erano alla base delle motivazioni che hanno giustificato la messa in commercio di questi psicofarmaci per bambini. L’unico dato davvero certo e’ il fatturato che hanno generato a favore delle multinazionali farmaceutiche che – in modo spregiudicato – continuano in tutto il mondo a basare una parte sostanziale del proprio business nello spaccio di farmaci psicoattivi e derivati delle anfetamine- prosegue Poma- che vengono somministrati a bimbi e adolescenti per migliorare le loro performance scolastiche o per normalizzare il loro comportamento troppo agitato, distratto o aggressivo”.

LE RICHIESTE DEL COMITATO ALLE ISTITUZIONI – Giu’ le Mani dai Bambini, in una lettera inviata oggi alle istituzioni, ha richiesto “all’Aifa e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin – da sempre sensibile a questi temi – uno sforzo maggiore, nell’interesse dei piu’ piccoli: ‘Oggi si festeggia la Giornata mondiale dell’Infanzia, un’iniziativa che ha come scopo proprio quello di sollecitare la massima attenzione possibile sui piu’ deboli tra noi, i bambini: perche’ non aggiungere agli strumenti di controllo gia’ oggi utilizzati anche un sistema per il controllo di efficacia di questi farmaci? Di cosa si ha paura: di scoprire che in realta’ non e’ ‘sedando’ un bambino che si risolvono i suoi problemi? E perche’- continua il portavoce del comitato- non estendere gli strumenti di controllo e di misurazione dell’efficacia non solo agli psicofarmaci utilizzati per l’iperattivita’ e il deficit di attenzione, ma anche a quelli somministrati per la depressione e per gli altri disturbi di comportamento, che ad oggi possono essere prescritti magari con disinvoltura, senza venir segnalati sul registro nazionale di controllo? A queste semplici domande- afferma Poma- l’intero ministero per la Salute pare non sapere che cosa rispondere, mentre rischia di portare su di se la grave responsabilita’ di un’azione di medicalizzazione in grado di condizionare il futuro delle nuove generazioni italiane”.

L’ADHD E’ SOVRA-DAGNOSTICATA OVUNQUE NEL MONDO – Luca Poma si dice poi “stupito per le straordinarie doti da camaleonte di centri di ricerca e cura come l’Istituto Mario Negri di Milano, che si sveglia all’alba del 2015 dichiarando che le percentuali di incidenza dell’iperattivita’ e deficit di attenzione nei bambini (‘sindrome Adhd’) sono di molto inferiori alle medie altissime che – su pressione delle multinazionali farmaceutiche, che a scopo di profitto alterano sistematicamente i dati delle ricerche con raffinate operazioni di disease mongering – vengono dichiarate in Usa e in altre nazioni. I ricercatori del Mario Negri in passato sostennero a spada tratta i risultati del progetto di indagine Prisma- denuncia il giornalista- che dichiarava numeri folli, quasi un milione di bambini italiani potenziali destinatari di terapie a base di psicofarmaci, e si bevvero serenamente la propaganda pro-farmaco dei produttori. Oggi, ben 10 anni dopo, scoprono l’acqua calda: l’Adhd e’ sovra-diagnosticata ovunque nel mondo, consapevolezza che in Giu’ le Mani dai Bambini abbiamo da sempre e che e’ talmente evidente da poter essere negata solo da chi e’ in mala fede. Ora il Mario Negri potrebbe fare un altro straordinario ‘salto di consapevolezza’: ci sono oltre 300 studi scientifici che dimostrano che iperattivita’ e disattenzione sono sintomi presenti in moltissime patologie infantili. Quando la smetteremo- conclude Poma- di curare come malati psichiatrici bambini che hanno tutt’altri problemi, che non devono e non possono essere risolti a colpi di psicofarmaci e anfetamine?”.

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