Antipsicotici e il rischio di morte per improvviso attacco cardiaco

area scientifica Giù le mani dai bambini Onlus

2004 Straus SM et Al.

Qui si ricerca una correlazione tra l’uso di antipsicotici e il rischio di morte improvviso per crisi cardiaca.

Autori: Straus SM, Bleumink GS, Dieleman JP, van der Lei J ‘t Jong GW, Kingma JH, Sturkenboom MC, Stricker BH.

Università/laboratorio: Pharmaco-epidemiology Unit, Departments of Epidemiology & Biostatistics and Internal Medicine

MC, PO Box 1738, 3000 DR Rotterdam, The Netherlands.

Abstract: Gli antipsicotici sono stati associati con prolungamento corretto dell’intervallo QTT e la morte cardiaca improvvisa. Soltanto alcuni studi epidemiologici hanno verificato questa associazione. Abbiamo svolto uno studio caso-controllo per studiare l’associazione fra uso degli antipsicotici e la morte cardiaca improvvisa in una popolazione ben definita della comunità-residenziale. 

Abbiamo svolto uno studio popolazione-basato di caso-controllo nell’Integrated Primary Care Information (IPCI) project, un database longitudinale con le annotazioni mediche complete da 150 medici. Tutti i casi di morte fra 1 gennaio, 1995,  1 aprile 2001, sono stati rivisti. La morte cardiaca improvvisa è stata classificata sulla base del tempo fra l’inizio dei sintomi cardiovascolari e la morte. Per ogni caso, fino a 10 controlli casuali sono stati abbinati per età, sesso, data della morte improvvisa e la pratica. L’esposizione alla data di riferimento è stata categorizzata  come 3 gruppi  reciprocamente  escludendosi di uso corrente,  uso passato, e non uso.

La popolazione di studio comprendeva 554 casi di morte cardiaca improvvisa. L’uso corrente degli antipsicotici è stato associato con un aumento di 3 volte del rischio di morte cardiaca improvvisa. Il rischio di morte cardiaca improvvisa era più alto fra quelli che usavano  gli antipsicotici butirofenone, quegli  utenti con una dose giornaliera  definita di più di 0.5 e di breve durata (</=90 giorni). L’associazione con l’uso corrente di antipsicotico era più alta per i casi dimostrati (n = 334) che per  i casi non dimostrati. 

L’uso corrente degli antipsicotici nella popolazione in genere è associato con un aumentato rischio di morte cardiaca improvvisa, anche ad una dose bassa e per indicazioni diverse dalla schizofrenia. Il rischio di morte cardiaca improvvisa era più alto fra gli utenti recenti ma rimase elevata durante l’uso a lungo termine.

Pubblicazione: Arch Intern Med. 2004 Jun 28;164(12):1293-7.

Tratto da: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15226162

Comments are closed.