Salviamo Gian Burrasca: troppi psicofarmaci ai bambini

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Di: Terra Nuova

Dall’escalation di diagnosi sulla base di test criticatissimi al boom di vendite di psicofarmaci “mirati” per infanzia e adolescenza: miliardi di dollari di fatturato all’anno. Nel libro-denuncia Salviamo Gian Burrasca i retroscena sconcertanti raccontati da Luca Poma, giornalista e portavoce della Campagna Giù le mani dai bambini. Presentazione in anteprima nazionale al Salone del libro di Torino domenica 21 maggio.

Adhd, sindrome da iperattività e deficit di attenzione: una “malattia” assai controversa, sulla quale in questi ultimi quindici anni si è scatenata una vera e propria corsa alla diagnosi e alla prescrizione di psicofarmaci, divenuti in certi casi, si veda il metilfenidato, veri e propri blockbuster da miliardi di dollari l’anno. A far da traino gli Stati Uniti, dove fino al 2014 le diagnosi avevano raggiunto, secondo alcuni autori, il 12% dei bambini e ragazzi americani; ma anche in Italia «c’è chi morde il freno per etichettare un numero sempre maggiore di bambini ai quali poi proporre lo psicofarmaco come trattamento di prima linea, tendenza che abbiamo contrastato con tutte le nostre forze e che continueremo a contrastare» spiega Luca Poma, portavoce della Campagna nazionale Giù le mani dai bambini  , la più importante azione di farmacovigilanza in Italia «che tutela l’infanzia dall’iper-psichiatrizzazione dilagante».

Poma è l’autore del libro-denuncia, novità di Terra Nuova Edizioni disponibile a giorni sullo shop online  Salviamo Gian Burrasca che racconta «tutti i retroscena per troppo tempo taciuti sui conflitti di interesse, le storture accademiche e le mezze verità o le falsità scientifiche che muovono quell’enorme mercato in cui, in molti paesi, si è trasformato l’Adhd». Ma il problema non è solo l’Adhd: «anche la depressione adolescenziale promette grossi affari per i produttori di psicofarmaci», aggiunge Poma. «Sarà indubbiamente il business del prossimo decennio».

Il libro SALVIAMO GIAN BURRASCA sarà presentato al Salone del Libro di Torino domenica 21 maggio alle ore 12. QUI tutte le informazioni 

I numeri

L’Adhd si è diffuso molto velocemente, come una “strana epidemia”, sdoganando l’uso di psicofarmaci sui più piccoli, con somministrazione di metanfetamine anche a bambini di 2 o 3 anni. «Nei soli Stati Uniti, i bambini etichettati come malati sono aumentati di oltre il 40% dal 2003 al 2011, giungendo a superare i sei milioni di casi, ai quali si aggiungono altri quattro milioni di bambini che assumono comunque psicostimolanti “a corredo” di altre terapie(2). Nel periodo 2011-2014, secondo i CDC (Centers for Disease Control) americani(3), il 10-11% della fascia di età dai 5 ai 17 anni (media tra femmine e maschi) ha ricevuto la diagnosi di Adhd, percentuale che però risulta ancora maggiore secondo i dati forniti dai ricercatori della George Washington University, che attesta un 12% di bambini e ragazzi diagnosticati già nel 2011(4)».

Il farmaco più utilizzato per la “cura” dell’Adhd è appunto una metanfetamina chiamata metilfenidato, psicostimolante dal nome commerciale arcinoto, Ritalin. «Il consumo mondiale di questo psicofarmaco è passato dalle 4,2 tonnellate del 1992 alle 45,2 tonnellate del 2011, arrivando a 71,8 tonnellate nel 2013(5), generando ricavi per miliardi di dollari per il produttore Novartis®» prosegue Poma. «Il fenomeno infatti non è solo americano: in Australia aumentano le prescrizioni nei bambini di 2 anni, con 2.000 bambini sotto i 6 anni che ricevono i farmaci anche per lungo tempo. Per l’Europa, in Germania le diagnosi di Adhd sono aumentate del 42% tra il 2006 e il 2011 sotto i 19 anni. I paesi che hanno segnato gli indici maggiori di aumento sono Islanda, Norvegia, Svezia, Belgio, Germania, Canada e Australia».

La situazione in Italia

In Italia alcuni dati li fornisce Maurizio Bonati, dell’Istituto Mario Negri di Milano, citando una ricerca condotta nelle regioni Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio e Puglia e che ha coinvolto oltre 5 milioni di residenti di età inferiore ai 18 anni(6). Da tale studio è emersa «un’ampia diversità di prescrizione degli psicofarmaci in età evolutiva sia tra le Regioni italiane sia tra le singole aziende sanitarie, in termini quantitativi (il doppio delle prescrizioni in Abruzzo rispetto a quelle in Emilia Romagna) e qualitativi (ovvero non appropriati per tipo di farmaco, dosaggio, età). Sebbene siano pochi gli psicofarmaci appropriati per l’uso in età pediatrica, in Italia 2 bambini e adolescenti ogni 1.000 (almeno 25.000 in Italia) ricevono la prescrizione di uno psicofarmaco».

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, «si può supporre che in Italia la prevalenza dell’Adhd sia intorno all’1% della popolazione di 6-18 anni. Stando ai dati Istat(7), i bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni erano nel 2015 quasi 7,5 milioni, quindi, secondo le percentuali dell’Iss (1%), le diagnosi di Adhd dovrebbero riguardare 75.000 ragazzini nel nostro Paese» prosegue Luca Poma. «Relativamente poche, per questa specifica patologia, rispetto ad altri paesi: nel libro spieghiamo bene il perché, e anche perché questo cordone di controllo è a forte rischio di rottura».

PROSEGUI LA LETTURA dell’articolo integrale sul numero di maggio di Terra Nuova, che trovi disponibile QUI 

Il libro è il primo al mondo a essere dotato di ecocalcolatore (grazie a Duemmepack  ) che permette di avere l’esatta informazione riguardo l’impatto ambientale del libro stesso.

Chi è Luca Poma

Giornalista, scrittore e consulente nel settore della comunicazione  digitale e della sostenibilità ambientale. È professore a contratto in Relazioni Pubbliche all’Università LUMSA di Roma, e docente al Master di 1° livello in Sistemi sanitari e medicine tradizionali dell’Università di Milano Bicocca. Ha collaborato

attivamente alla definizione delle strategie di comunicazione della Marcia mondiale per la pace, svoltasi in 98 paesi diversi e ha ideato e ne è tuttora portavoce per l’Italia di Giù le Mani dai Bambini®, la più visibile campagna di farmacovigilanza per l’età pediatrica in Europa. Il suo impegno al servizio  dell’infanzia gli è valso la Targa d’Argento, consegnata dal Presidente della Repubblica Italiana, conferita in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia delle Nazioni Unite, e il Public Affairs Award per “l’eccellenza nella comunicazione”. “Salviamo Gian Burrasca” è il suo undicesimo libro e il suo blog si può leggere all’indirizzo www.creatoridifuturo.it 

di Terra Nuova

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