Iperattività e adolescenza: troppi inutili allarmismi?

Fonte: libero.it

POLEMICHE AL 68° CONGRESSO SIP SUL PROF. CURATOLO
Iperattività e adolescenza: troppi inutili allarmismi?
Sbalzi continui di umore in adolescenza sono normali
14/05/2012, ore 21:38 –
Dopo le recenti dichiarazioni allarmistiche del Prof. Curatolo al 68° Congresso SIP (Società Italiana Pediatria)  scende in campo Luca Poma – giornalista e portavoce di “Giù le Mani dai Bambini” , iniziativa di farmacovigilanza in età pediatrica in Italia (www.giulemanidaibambini.org), per dire la propria e cercare di ristabilire un certo equilibrio tra la verità scientifica e la realtà che gravita intorno ad essa.
Il prof Curatolo, psichiatra  dell’Universita’ ‘Tor Vergata’ di Roma ha infatti dichiarato: “facile irritabilità, cambiamenti repentini dell’umore, isolamento, perdita di interessi, scarsa tolleranza alle frustrazioni sono campanelli d’allarme che devono indurre la famiglia a vigilare”. Sempre secondo Curatolo, tra i fattori di rischio rientra il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd), che interesserebbe il 3% della popolazione pediatrica e che in un terzo dei casi tende ad aggravarsi e a complicarsi portando “a problemi psichiatrici nell’età giovanile tre volte tanto rispetto a chi non ha l’Adhd”.
A queste dichiarazioni rispondono a distanza Emilia Costa e Luca Poma. Nel suo intervento Emilia Costa (Professore Emerito di Psichiatria, già 1^ Cattedra di Psichiatria di Roma La Sapienza e Primario di Psicofarmacologia all’Umberto I di Roma) in polemica con Curatolo ha evidenziato alcuni aspetti intrinsechi all’adolescente che presenta anche cambiamenti di umore: “Sono assai perplessa e anche preoccupata per questa tendenza di certi colleghi all’ipermedicalizzazione di comportamenti assolutamente normali. Da che mondo è mondo, le variazioni di temperamento sono parte integrante del periodo adolescenziale: definire ‘campanelli d’allarme’ atteggiamenti come l’irritabilità, i cambiamenti d’umore e la scarsa tolleranza alle frustrazioni da parte dei ragazzi mi pare solo fare sensazionalismo. Come non bastasse, si fa una specie di ‘scienza lotteria’: i preadolescenti italiani iperattivi non sono affatto il 3% della popolazione pediatrica, qui si danno numeri a caso pur di fare allarmismo e giustificare interventi farmacologici spesso inappropriati. Non ci stupiamo poi se centinaia di migliaia di minori si auto-somministrano psicofarmaci, come confermano le statistiche più recenti. Ormai siamo noi adulti il problema, e siamo un pessimo modello: tutto è patologia, tutto è da medicalizzare, con il risultato che poi magari non si interviene sui casi davvero meritevoli di attenzione medica”.
A questo punto  Luca Poma interviene nel dibattito portando il suo pensiero e quello dell’associazione che rappresenta: “Stupisce che i pediatri italiani – notoriamente seri e affidabili – diano spazio a queste posizioni sensazionalistiche e senza fondamento scientifico. Affermazioni allarmistiche di questo genere, accompagnate da numeri campati in aria e senza alcun riscontro con la realtà statistica italiana, non fanno altro che aumentare il senso di ansia dei genitori e aprire la porta agli abusi di psicofarmaci, magari in auto medicazione con intenti erroneamente preventivi. Quello si che è il vero allarme, la vera minaccia per i nostri adolescenti, per affrontare la quale siamo ancora in attesa di una netta presa di posizione da parte del Ministero della Sanità, che nella risposta a una recente interrogazione Parlamentare dell’On. Paola Binetti(1) si è impegnato a provvedere a campagne nazionali di sensibilizzazione, ma non è dato sapere, quando, come e con quali fondi”.

POLEMICHE AL 68° CONGRESSO SIP SUL PROF. CURATOLO. Sbalzi continui di umore in adolescenza sono normali

Dopo le recenti dichiarazioni allarmistiche del Prof. Curatolo al 68° Congresso SIP (Società Italiana Pediatria)  scende in campo Luca Poma – giornalista e portavoce di “Giù le Mani dai Bambini” , iniziativa di farmacovigilanza in età pediatrica in Italia (www.giulemanidaibambini.org), per dire la propria e cercare di ristabilire un certo equilibrio tra la verità scientifica e la realtà che gravita intorno ad essa.

Il prof Curatolo, psichiatra  dell’Universita’ ‘Tor Vergata’ di Roma ha infatti dichiarato: “facile irritabilità, cambiamenti repentini dell’umore, isolamento, perdita di interessi, scarsa tolleranza alle frustrazioni sono campanelli d’allarme che devono indurre la famiglia a vigilare”. Sempre secondo Curatolo, tra i fattori di rischio rientra il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd), che interesserebbe il 3% della popolazione pediatrica e che in un terzo dei casi tende ad aggravarsi e a complicarsi portando “a problemi psichiatrici nell’età giovanile tre volte tanto rispetto a chi non ha l’Adhd”.

A queste dichiarazioni rispondono a distanza Emilia Costa e Luca Poma. Nel suo intervento Emilia Costa (Professore Emerito di Psichiatria, già 1^ Cattedra di Psichiatria di Roma La Sapienza e Primario di Psicofarmacologia all’Umberto I di Roma) in polemica con Curatolo ha evidenziato alcuni aspetti intrinsechi all’adolescente che presenta anche cambiamenti di umore: “Sono assai perplessa e anche preoccupata per questa tendenza di certi colleghi all’ipermedicalizzazione di comportamenti assolutamente normali. Da che mondo è mondo, le variazioni di temperamento sono parte integrante del periodo adolescenziale: definire ‘campanelli d’allarme’ atteggiamenti come l’irritabilità, i cambiamenti d’umore e la scarsa tolleranza alle frustrazioni da parte dei ragazzi mi pare solo fare sensazionalismo. Come non bastasse, si fa una specie di ‘scienza lotteria’: i preadolescenti italiani iperattivi non sono affatto il 3% della popolazione pediatrica, qui si danno numeri a caso pur di fare allarmismo e giustificare interventi farmacologici spesso inappropriati. Non ci stupiamo poi se centinaia di migliaia di minori si auto-somministrano psicofarmaci, come confermano le statistiche più recenti. Ormai siamo noi adulti il problema, e siamo un pessimo modello: tutto è patologia, tutto è da medicalizzare, con il risultato che poi magari non si interviene sui casi davvero meritevoli di attenzione medica”.

A questo punto  Luca Poma interviene nel dibattito portando il suo pensiero e quello dell’associazione che rappresenta: “Stupisce che i pediatri italiani – notoriamente seri e affidabili – diano spazio a queste posizioni sensazionalistiche e senza fondamento scientifico. Affermazioni allarmistiche di questo genere, accompagnate da numeri campati in aria e senza alcun riscontro con la realtà statistica italiana, non fanno altro che aumentare il senso di ansia dei genitori e aprire la porta agli abusi di psicofarmaci, magari in auto medicazione con intenti erroneamente preventivi. Quello si che è il vero allarme, la vera minaccia per i nostri adolescenti, per affrontare la quale siamo ancora in attesa di una netta presa di posizione da parte del Ministero della Sanità, che nella risposta a una recente interrogazione Parlamentare dell’On. Paola Binetti(1) si è impegnato a provvedere a campagne nazionali di sensibilizzazione, ma non è dato sapere, quando, come e con quali fondi”.

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