Il 15,4% dei giovani italiani assumono psicofarmaci senza prescrizione medica

Fonte: RabioBeckwith – Di Paolo Rovara

audio dell’intervista integrale: http://rbe.it/news/2013/05/10/il-154-dei-giovani-italiani-assumono-psicofarmaci-senza-prescrizione-medica/

L’’ istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa nel suo 15° rapporto relativo all’anno 2012 conferma un dato allarmante: il 15,4% dei giovani italiani assumono psicofarmaci senza prescrizione medica, e più del 52% di coloro a cui sono stati prescritti continuano ad assumerli successivamente anche senza alcun controllo sanitario. Ne discutiamo assieme a Luca Poma , giornalista e portavoce del comitato “Giù le mani dai bambini”.


Di che cosa si occupa il comitato “Giù le mani dai bambini”?
Il comitato si occupa di minori e mette assieme 230 enti che seguono programmi sull’infanzia. Al suo interno si discute di svariati temi legati alla tutela del minore, come ad esempio la farmacovigilanza di cui ci siamo occupati particolarmente negli ultimi anni. Si tratta infatti di un problema molto grave, correlato all’assunzione dei farmaci psicoattivi ed il loro abuso da parte di minori. I farmaci alle volte sono necessari , ma vengono utilizzati spesso a sproposito diventando purtroppo una specie di moda, così com’è avvenuto negli Stati Uniti. Secondo noi non si può pensare che una semplice pillola guarisca un problema legato alla psiche, è infatti necessario trovare la fonte del problema stesso per poterlo curare e risolvere.

Qual’è il dato più allarmante che ci arriva da questo rapporto?

I ricercatori di Pisa parlano di un incremento nell’utilizzo di droghe leggere e pesanti. Inoltre si parla di psicofarmaci somministrati a minori. I dati parlano del 15 % di giovani che utilizza sostanze farmacologiche senza prescrizione medica. Si stima che essi possano essere in tutto circa un milione e mezzo. Questo è una dato molto preoccupante e pone un’allarme importante per il nostro paese.

Da quanto va avanti questa battaglia?

Come comitato abbiamo cominciato a seguire questo problema nel 2004. Il nostro appello è rivolto alle autorità pubbliche. la battaglia dev’essere innanzitutto culturale. E’ necessario agire dalla scuola, ai genitori fin all’educazione dei ragazzini stessi. Questi farmaci possono creare problemi gravissimi che potrebbero avere enormi conseguenze nell’età adulta.

Qual’è l’importanza della figura dei genitori?

I genitori dovrebbero essere consapevoli ed informati sul ruolo di questi farmaci. In questi giorni sta uscendo il nuovo manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali: ormai ogni stato d’animo viene psichiatrizzato ed associato ad una patologia mentale. la vita è fatta di numerosi momenti difficili, ma non per questo dobbiamo ricorrere per ogni problema agli anti depressivi pensando che sia la scorciatoia più facile.

Com’è stato considerato il problema ad oggi dalla classe politica?

E’ stato ignorato. Alcune proposte di legge che regolamentassero l’uso di psicofarmaci sui bambini sono state proposte dalla vecchia legislatura, ma non sono state portate a compimento.

Quali saranno le future modalità d’intervento?

Noi continueremo a fare informazione, come ad es sul nostro sito www.giulemanidaibambini.org. Lo facciamo da anni ormai e ci stupisce che non lo faccia l’autorità pubblica. Speriamo che quest’ennesimo nostro appello venga recepito

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