Giù le Mani dai Bambini aderisce a “Stop DSM”

Fonte: Italia Sociale

“Giù le Mani dai Bambini” appoggia “Stop DSM”, il manifesto internazionale lanciato a Barcellona contro la medicalizzazione dei comportamenti umani. (Poma, giornalista) “L’invadenza delle case farmaceutiche sta rasentando l’assurdo: siamo circondati da messaggi che ci inducono a prendere farmaci per ogni tipo di disagio” (Costa, psichiatra, La Sapienza): “Ormai anche un lutto rischia di venire classificato come malattia mentale”. (Ajmone, psicoterapeuta): “Basta con il mito dello psichiatra come distributore automatico di pillole della felicità”
Giù le Mani dai Bambini, la più visibile campagna italiana di farmacovigilanza pediatrica (www.giulemanidaibambini.org), ha aderito al manifesto Stop DSM
(http://stopdsm.blogspot.it/2011/04/manifiesto-favor-de-una-psicopatologia.html)
il manifesto internazionale contro la medicalizzazione del disagio e dei comportamenti, lanciato in Spagna, a Barcellona, al quale hanno già aderito numerose organizzazioni ed esperti.
Tra gli obiettivi della piattaforma, vi è il “porre un limite all’incremento delle classificazioni statistiche internazionali delle malattie psichiatriche, e di lavorare con criteri di classificazione che abbiano una solida base psicopatologica, provenienti esclusivamente dalla pratica clinica”.
É evidente il riferimento polemico alla nuova imminente edizione del DSM, il Manuale Diagnostico Statistico dei disturbi mentali, atteso per il 2013, ricco di nuove classificazioni elaborate a tavolino di medici spesso consulenti delle case farmaceutiche che producono i medicinali che dovrebbero curare tali sindromi.
Luca Poma, giornalista e portavoce di Giù le Mani dai Bambini, ha dichiarato al riguardo: “L’invadenza delle case farmaceutiche sta rasentando l’assurdo: ormai siamo circondati da messaggi che ci inducono a prendere farmaci per ogni tipo di disagio anche temporaneo. Il DSM è redatto da esperti in palese conflitto di interessi, e quindi non è più un manuale credibile”.
Il Manifesto “Stop DSM” sottolinea inoltre come bisogna porre attenzione sulle modalità di formazione dei medici, che troppo spesso sono istruiti unicamente sul rispetto del paradigma delle prescrizioni farmacologiche.
É intervenuto sul punto anche Claudio Ajmone, psicologo e psicoterapeuta, tra i massimi esperti italiani di ADHD, la sindrome dei bambini troppo agitati e distratti: “Al giorno d’oggi si fa strada il mito del distributore automatico di pillole della felicità: la chimica è vista come soluzione rapida ad ogni disagio, è questo è terrificante, specie quando riguarda i più deboli di noi, i bambini”. Lo stesso coordinatore della precedente edizione del DSM – il Dott. Allen Frances – è sceso in campo per criticare quella che la psichiatra Emilia Costa dell’Università “La Sapienza” di Roma ha definito “bulimia classificatoria dei colleghi psichiatri, in preda a vere e proprie mode diagnostiche”, e denunciando come “anche la semplice tristezza, un lutto, o l’astinenza da caffeina stanno diventando malattie mentali”.
Poma conclude: “A livello internazionale non si contano più le prese di posizione contro queste malepratiche mediche e questa cultura ipersemplicistica della gestione del disagio: a quando una dichiarazione sul tema del nostro Ministro della Salute Renato Balduzzi?”.
Oltre a Giù le Mani dai Bambini, tra gli aderenti alla piattaforma si segnalano: l’USP – Union Syndicale de la Psychiatrie, la Sociedad Española de Psiquiatría y Psicoterapia del Niño y del Adolescente (SEPYPNA), Psycorps (Ecole Belge de Psychothérapie Psychanalytique à Médiations), la Fédération Professionnelle des psychologues cliniciens et des psychologues psychothérapeutes (Belgio) e molti esperti e specialisti.

“Giù le Mani dai Bambini” appoggia “Stop DSM”, il manifesto internazionale lanciato a Barcellona contro la medicalizzazione dei comportamenti umani. (Poma, giornalista) “L’invadenza delle case farmaceutiche sta rasentando l’assurdo: siamo circondati da messaggi che ci inducono a prendere farmaci per ogni tipo di disagio” (Costa, psichiatra, La Sapienza): “Ormai anche un lutto rischia di venire classificato come malattia mentale”. (Ajmone, psicoterapeuta): “Basta con il mito dello psichiatra come distributore automatico di pillole della felicità”

Giù le Mani dai Bambini, la più visibile campagna italiana di farmacovigilanza pediatrica (www.giulemanidaibambini.org), ha aderito al manifesto Stop DSM (http://stopdsm.blogspot.it/2011/04/manifiesto-favor-de-una-psicopatologia.html) il manifesto internazionale contro la medicalizzazione del disagio e dei comportamenti, lanciato in Spagna, a Barcellona, al quale hanno già aderito numerose organizzazioni ed esperti.

Tra gli obiettivi della piattaforma, vi è il “porre un limite all’incremento delle classificazioni statistiche internazionali delle malattie psichiatriche, e di lavorare con criteri di classificazione che abbiano una solida base psicopatologica, provenienti esclusivamente dalla pratica clinica”.

É evidente il riferimento polemico alla nuova imminente edizione del DSM, il Manuale Diagnostico Statistico dei disturbi mentali, atteso per il 2013, ricco di nuove classificazioni elaborate a tavolino di medici spesso consulenti delle case farmaceutiche che producono i medicinali che dovrebbero curare tali sindromi.

Luca Poma, giornalista e portavoce di Giù le Mani dai Bambini, ha dichiarato al riguardo: “L’invadenza delle case farmaceutiche sta rasentando l’assurdo: ormai siamo circondati da messaggi che ci inducono a prendere farmaci per ogni tipo di disagio anche temporaneo. Il DSM è redatto da esperti in palese conflitto di interessi, e quindi non è più un manuale credibile”.

Il Manifesto “Stop DSM” sottolinea inoltre come bisogna porre attenzione sulle modalità di formazione dei medici, che troppo spesso sono istruiti unicamente sul rispetto del paradigma delle prescrizioni farmacologiche.

É intervenuto sul punto anche Claudio Ajmone, psicologo e psicoterapeuta, tra i massimi esperti italiani di ADHD, la sindrome dei bambini troppo agitati e distratti: “Al giorno d’oggi si fa strada il mito del distributore automatico di pillole della felicità: la chimica è vista come soluzione rapida ad ogni disagio, è questo è terrificante, specie quando riguarda i più deboli di noi, i bambini”. Lo stesso coordinatore della precedente edizione del DSM – il Dott. Allen Frances – è sceso in campo per criticare quella che la psichiatra Emilia Costa dell’Università “La Sapienza” di Roma ha definito “bulimia classificatoria dei colleghi psichiatri, in preda a vere e proprie mode diagnostiche”, e denunciando come “anche la semplice tristezza, un lutto, o l’astinenza da caffeina stanno diventando malattie mentali”.

Poma conclude: “A livello internazionale non si contano più le prese di posizione contro queste malepratiche mediche e questa cultura ipersemplicistica della gestione del disagio: a quando una dichiarazione sul tema del nostro Ministro della Salute Renato Balduzzi?”.

Oltre a Giù le Mani dai Bambini, tra gli aderenti alla piattaforma si segnalano: l’USP – Union Syndicale de la Psychiatrie, la Sociedad Española de Psiquiatría y Psicoterapia del Niño y del Adolescente (SEPYPNA), Psycorps (Ecole Belge de Psychothérapie Psychanalytique à Médiations), la Fédération Professionnelle des psychologues cliniciens et des psychologues psychothérapeutes (Belgio) e molti esperti e specialisti.

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