Il Comitato Nazionale di Bioetica, organismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha emesso un articolato parere circa i potenziali conflitti d’interesse tra industria del farmaco ed il mondo della sanità. Nel corso di un’istruttoria durata un anno, il Comitato ha appurato che l’industria spesso non fornisce ai medici un’informazione neutrale e completa, bensì un’informazione già indirizzata e creata “ad hoc” nei propri uffici; che i farmaci prodotti sono spesso duplicati di altri farmaci già esistenti, e che nonostante non presentino vantaggi rispetto a questi ultimi vengono venduti a un prezzo superiore; che l’industria promuove le molecole più recenti e costose e elargisce ai medici vari tipi di “doni” che inducono all’iper-prescrizione; che l’industria controlla e indirizza la ricerca ed a volte interrompe le ricerche non favorevoli, ne impedisce la pubblicazione o distorce le ricerche in corso; che i risultati delle sperimentazioni rimangono spesso nelle mani dell’industria e non vengono mai messi a disposizione dei ricercatori che li hanno prodotti, se non dopo essere stati rielaborati dagli uffici statistici delle aziende; infine che l’industria condiziona, attraverso la pubblicità, le maggiori riviste mediche.
Leggi la relazione in originale nella nostra sezione dedicata ai provvedimenti legislativi!