Psicofarmaci: 1 adolescente su a li assume senza prescrizione

Fonte: SIC Sanità in Cifre

Un ragazzo di 13 anni su quattro assume psicofarmaci senza alcuna prescrizione medica. Lo testimonia uno studio dell’Università di Torino a cura della dottoressa Roberta Siliquini – Professore Ordinario di Epidemiologia, Igiene Generale e Sanità Pubblica, e diffuso dalla società “Giù le mani dai bambini”. Lostudio ha preso in esame una casistica di 600 soggetti, ma il progetto di ricerca prevede di arrivare a 2.000 casi esaminati entro la fine del corrente anno, alla ricerca di conferme per un trend che vari commentatori esperti definiscono “inquietante”.
Secondo Alberto Ugazio, Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP), “l’automedicazione, o ‘il fai da te’ è quanto di meno auspicabile possa esserci per la salute dei nostri bambini. Inoltre, l’ansia è un sintomo che va valutato attentamente: se non indica una patologia, la terapia farmacologica non e’ assolutamente indicata”. Secondo la professoressa Siliquini, infatti, molte assunzioni improprie di psicofarmaci avvengono per scelta degli stessi genitori, che cercano in questo modo di “dare una risposta agli stati di disagio dei propri figli”.

Un ragazzo di 13 anni su quattro assume psicofarmaci senza alcuna prescrizione medica. Lo testimonia uno studio dell’Università di Torino a cura della dottoressa Roberta Siliquini – Professore Ordinario di Epidemiologia, Igiene Generale e Sanità Pubblica, e diffuso dalla società “Giù le mani dai bambini”. Lostudio ha preso in esame una casistica di 600 soggetti, ma il progetto di ricerca prevede di arrivare a 2.000 casi esaminati entro la fine del corrente anno, alla ricerca di conferme per un trend che vari commentatori esperti definiscono “inquietante”.

Secondo Alberto Ugazio, Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP), “l’automedicazione, o ‘il fai da te’ è quanto di meno auspicabile possa esserci per la salute dei nostri bambini. Inoltre, l’ansia è un sintomo che va valutato attentamente: se non indica una patologia, la terapia farmacologica non e’ assolutamente indicata”. Secondo la professoressa Siliquini, infatti, molte assunzioni improprie di psicofarmaci avvengono per scelta degli stessi genitori, che cercano in questo modo di “dare una risposta agli stati di disagio dei propri figli”.

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