Salute: IdO, dislessia nella moda delle epidemie. Cifre caleranno

giù le mani dai bambini news

Fonte: Agenzia ASCA

‘Creare allarmi ingiustificati in Italia a volte e’ una moda. Otto anni fa riguardo’ la sindrome da iperattivita’, Adhd, oggi invece siamo di fronte a una nuova epidemia: la dislessia”.

Ad affermarlo è il direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), Federico Bianchi di Castelbianco, che al XV convegno nazionale, in programma a Roma e dedicato al tema dei Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) e del ruolo della scuola, parlerà di ”Dislessie’, ”essendo tante e diverse le cause che possono scatenare una stessa difficoltà”. Nel 2004 si sosteneva che ”il 4% della popolazione italiana avesse un problema di Adhd – prosegue lo psicoterapeuta – e allora trovammo complicato e poco accettabile il fatto che la diagnosi venisse effettuata tramite questionari da cui poi scaturivano valutazioni che avrebbero portato alla somministrazione di farmaci ai bambini. Fortunatamente, dopo tanti confronti e scontri – precisa – la percentuale di bambini iperattivi calo’ miracolosamente dal 4% all’1%, dato che per l’IdO resta comunque molto improbabile”. Secondo Castelbianco, ”lo stesso accadrà per i dislessici. E anche in questo caso – aggiunge – son sicuro che le cifre e le percentuali caleranno notevolmente, almeno dal 10% generico al 2% mirato, se amplieremo la modalità con cui sviluppare le diagnosi, ma soprattutto se la scuola riprenderà il proprio ruolo pedagogico. Contiamo al più presto sull’abbandono di questa etichetta di malattia ad origine genetica diffusa, che sta causando attualmente e produrrà seri danni anche in futuro per tutte quelle persone che dovranno lottare contro il fantasma di una malattia peraltro mai confermata”. Il convegno dell’IdO, presso l’Istituto comprensivo Regina Elena, ”riporterà al centro del dibattito sia le modalità di approccio terapeutico e diagnostico, che una visione particolareggiata delle problematiche che si celano dietro la dislessia con uno sguardo attento – conclude lo psicoterapeuta – sui modelli eziologici che causano questa difficoltà”‘.

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