2003 Rickson DJ et Al.

Qui si descrive l’uso della musica quale metodo per stimolare comportamenti prosociali in adolescenti aggressivi.

Autori: Rickson DJ, Watkins WG.

Università/laboratorio: Halswell Residential College, Christ Church, New Zealand. ricksons@xtra.co.nz

Abstract: Questo studio pilota è stato intrapreso per valutare se la terapia musicale è efficace nella promozione dei comportamenti pro sociali in ragazzi adolescenti aggressivi che hanno difficoltà nell’apprendimento,  nella socializzazione e nell’emotività. Quindici soggetti (di 11-15 anni), iscritti ad una scuola residenziale speciale in Nuova Zelanda, sono stati ripartiti a caso nei gruppi di trattamento di terapia musicale (n = 6, n = 5) ed inoltre si era formato un gruppo di controllo in lista d’attesa (n = 4). L’esame dei dati demografici ha identificato le differenze fra i gruppi per la diagnosi (p = 044), con il gruppo 1, tutti aventi il disordine d’iperattività di deficit d’attenzione (ADHD) e per l’età (p = 027), con il gruppo 2 che ha un’età media più elevata di 1.38 anni. Le misure hanno incluso la versione dell’insegnante e del genitore tramite la lista Developmental Behaviour Checklist (DBC-P & DBC-T) (Einfeld & Tonge, 1994; Einfeld, Tonge, & Parmenter, 1998). Mentre nessun effetto definito di trattamento potrebbe essere rilevato, i risultati indicano che un programma di terapia musicale promuove l’autonomia e la creatività ed aiuta gli adolescenti ad interagire più giustamente con gli altri in un ambiente residenziale, ma può in alcuni casi anche condurre ad un lieve aumento provvisorio nel comportamento disgregativo in classe. Un programma più altamente strutturato e gruppi numericamente più piccoli   possono essere fruttuosi per i ragazzi che hanno ADHD.

Pubblicazione: J Music Ther. 2003 Winter;40(4):283-301.

Tratto da: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15015908

Nota del Comitato:
Questo abstract non è conforme al nostro Consensus e non rispecchia quindi la posizione della Campagna “Giù le Mani dai Bambini”. La documentazione scientifica e sperimentale a sostegno delle tesi sostenute nell’abstract e a tutt’oggi oggetto di discussione in seno alla comunità scientifica, e non risulta validata all’unanimità dal nostro Comitato scientifico permanente. Nel caso pervenisse in redazione ulteriore documentazione a supporto od a confutazione dell’abstract, essa verrà evidenziata in futuro a beneficio dei lettori.

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