Bambini distratti, più intelligenti

giù le mani dai bambini news

Fonte: La Stampa

Che si tratti di insegnanti, medici o esperti, il bambino che appare distratto, con la testa tra le nuvole, spesso è indicato come un bambino problematico con, magari, anche dei disturbi dell’attenzione. Secondo un nuovo studio, invece, questi stessi bambini hanno un’acutezza mentale più accentuata e sono in genere più intelligenti di chi invece è definito “attento”.

Finalmente qualcuno che rema a favore dei bambini “diversi”, quelli che non si comportano come tutti gli altri e che spesso sono additati come problematici. Sì, perché spesso ad avere problemi sono coloro che inneggiano al bisogno di trattare questi bambini, magari con degli psicofarmaci, anzichenò. E così, piuttosto che valorizzare le peculiarità di questi bambini, si tarpano loro le ali. Ma, come detto, in loro favore arriva un nuovo studio condotto dagli scienziati dell’University of Wisconsin-Madison, che suggerisce come proprio i bambini “distratti” siano in grado di gestire molte più informazioni che non i coetanei attenti.

Il professor Daniel Levinson e colleghi della UWM hanno accertato che i bambini distratti hanno una capacità multitasking innata e che riescono a gestire meglio e possedere più memoria di lavoro. Situazione che permette loro di rimanere comunque concentrati – anche se non sembra – e fare due cose allo stesso tempo. «Quelli con una maggiore capacità di memoria di lavoro erano gli stessi che avevano la mente più vagante durante i compiti più semplici, anche se le loro prestazioni non sono state compromesse – spiega Levinson sulle pagine online di “Psychological Science”, la rivista scientifica su cui è stato pubblicato lo studio.

All’apparenza questi bambini sono dunque più distratti, ma all’occorrenza sono in grado di svolgere altrettanto bene – se non meglio – i propri compiti. Pensiamoci pertanto prima di gridare al lupo e ritenere un bambino di questo genere problematico e indirizzarlo allo psichiatra di turno. Certo, ci possono essere anche casi in cui il medico deve davvero intervenire, ma queste sono probabilmente altre storie.

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