Disturbi del movimento indotti da inibitori selettivi dei ricaptatori della serotonina

area scientifica Giù le mani dai bambini Onlus

1998 Gerber P.E. et Al.

Raccolta e analisi dei dati che suggeriscono un legame tra l’uso di SSRIs e la comparsa di disturbi del movimento.

Autore: Gerber P.E., Lynd L.D.

Università/laboratorio: Facoltà di Scienze Farmacologiche, Università del British Columbia, Vancouver, Canada.

Abstract:

OBIETTIVO: Raccolta ed analisi di tutti i dati disponibili che suggeriscono un possibile legame tra la somministrazione di inibitori selettivi del Reuptake della serotonina (SSRI) e la comparsa di disturbi del movimento, per poi definire tali reazioni in termini di manifestazione, durata, trattamento/esito e potenziali fattori di predisposizione.

METODOLOGIA: Casi di disturbi del movimento sono stati individuati attraverso una minuziosa ricerca medica, che si è avvalsa di risorse relative a reazioni avverse ai farmaci e delle banche dati MEDLINE, EmBASE, Biological Abstracts, Current Contents, Reactions, ClinAlert e l’International Pharmaceutical Abstracts. Inoltre, sono state le stesse aziende canadesi produttrici di SSRI e la Therapeutic Products Program of Health Canada a richiedere tali resoconti. In seguito, ogni singolo caso è stato classificato coerentemente alla descrizione del disturbo del movimento, in base a criteri diagnostici predefiniti.

RISULTATI: Sono stati rilevati un totale di 127 casi pubblicati di disturbi del movimento indotti da SSRI, che comprendono akathisia (n=30), distonia (19), discinesia(12), discinesia tardiva (6), morbo di Parkinson (25) e 15 casi di disturbi misti. Sono stati individuati dieci casi isolati di bruxismo. Altri dieci casi non sono potuti essere classificati. Le aziende produttrici di SSRI hanno registrato 49 casi di akathisia, 44 di distonia, 208 di discinesia, 76 di discinesia tardiva, 56 di morbo di Parkinson e 60 di bruxismo. Le strategie di cura hanno previsto un uso discontinuo degli SSRI, una riduzione delle dosi oppure l’aggiunta di benzodiazepine, beta blocco o di un agente anticolinergico.

CONCLUSIONI: L’uso di SSRI sembra avere una relazione con lo sviluppo di disturbi del movimento, sia come effetto diretto del farmaco, sia come esacerbazione di una condizione latente. I fattori di predisposizione possono includere l’uso di neurolettici, diagnosi neurologiche o disturbi del movimento preesistenti. I clinici dovrebbero essere coscienti della potenzialità di tali reazioni. Questo spiega come un loro immediato riconoscimento e un giusto trattamento siano fondamentali per prevenire stati patologici potenzialmente gravi nei pazienti.

Pubblicazione: The Annals of Pharmacotherapy: 1998, Vol. 32, No. 6, pp. 692-698.

 

Riferimenti:  http://www.theannals.com/cgi/content/abstract/32/6/692

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