Insorgenza di ictus in giovani adulti che abusano di anfetamine e cocaina – studio basato sulla popolazione condotto tra pazienti ospedalizzati

area scientifica Giù le mani dai bambini Onlus

2007 Arthur N. Westover, MD et Al.

Studio basato sulla popolazione condotto tra pazienti ospedalizzati.

Autori: Arthur N. Westover, MD; Susan McBride, RN, PhD; Robert W. Haley, MD

Università/laboratorio: Department of Psychiatry (Dr Westover), Division of Epidemiology and Preventive Medicine, Department of Internal Medicine (Dr Haley), and Department of Clinical Sciences (Dr Haley), The University of Texas Southwestern Medical Center at Dallas; and Dallas–Fort Worth Hospital Council, Irving, Tex (Dr McBride).

Abstract:

Contesto: L’abuso di droghe stimolanti è in forte crescita negli Stati Uniti occidentali.  Sebbene numerosi case-report e studi effettuati sugli animali abbiano messo in evidenza un legame esistente con il verificarsi di ischemia cerebrale, tuttavia studi epidemiologici hanno mostrato risultati contrastanti.

Obbiettivo: Valutare l’ipotesi che giovani adulti che abusano di anfetamine o cocaina siano maggiormente soggetti al rischio in ictus.

Disegno, contesto e partecipanti: Sono prese in considerazione le tendenze a lungo termine dell’abuso di droghe di vario tipo e di casi di ictus, calcolati in un periodo di tempo stabilito dal 1 Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2003, tramite studio trasversale/di prevalenza di una banca dati di indicatori di qualità di 3 148 165  pazienti dimessi dagli ospedali del Texas. Sono stati sviluppati dei modelli di regressione logistica separati dei fattori di rischio in soggetti affetti da ictus emorragici (n=937) ed ischemici (n=998) ed il rischio di mortalità in pazienti colpiti da ictus. I soggetti analizzati sono pazienti dimessi nel 2003, l’arco d’età considerato varia dai 18 ai 44 anni.

Principali esiti di misura: Incidenza di ictus (definizioni fornite dall’Agenzia per la Ricerca Sanitaria e dall’Indicatore di Qualità delle Mortalità in pazienti ricoverati colpiti da ictus).

Risultati: Dal 2000 al 2003 il tasso di crescita ha raggiunto i suoi picchi massimi per gli abusi di anfetamine, seguita da cannabis e cocaina Anche l’incidenza di ictus ha subito un incremento, in particolare tra i consumatori di anfetamine. In 812 247  dei pazienti dimessi nel 2003, l’abuso di anfetamine è stato associato ad ictus emorragico (rapporto tra Odds conforme[OR], 4.95; 95% intervalli di confidenza [IC], 3.24-7.55), ma non ad ictus ischemico; l’abuso di cocaina è stato anch’esso associato ad ictus emorragico (OR, 2.33; 95% CI, 1.74-3.11), ma anche a quello ischemico (OR, 2.03; 95% CI,1.48-2.79). L’abuso di anfetamine, e non quello di cocaina, è stato ricondotto ad un tasso del rischio di mortalità più elevato post-ictus emorragico (OR, 2.63;95% CI, 1.07-6.50).

Conclusioni: L’incremento dell’abuso di droghe stimolanti può provocare un incremento del tasso di ricoveri ospedalieri per ictus e la mortalità ad esso correlata.

Pubblicazione: Arch Gen Psychiatry. 2007;64:495-502.

Riferimenti:  http://archpsyc.ama-assn.org/cgi/content/abstract/64/4/495

 

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